tela d'ombra - l'illusione in un inserto d'arte


Come ombra emergo, 
nella bellezza rinasco, 
col tempo mi accordo. 
Trattengo memoria, custodisco futuro. 
Per questo resisto. 
Per questo esisto.
M.P. 

La luce che emana dalle opere d'arte è la cartina di tornasole per misurare cosa siamo stati, cosa potremmo essere e cosa siamo oggi. Tela d’Ombra riflette sulla precarietà e fragilità del mondo che ci ospita e che dovremmo imparare a rispettare, coscienti che le risorse non sono illimitate ed ogni nostra azione non resta senza conseguenze per qualcun altro e, oggi, l'altro siamo noi. Dissipate le ombre l'unica cosa che rimane è l'eredità che lasciamo alle future generazioni. Ho organizzato il tutto in autoscatto, ho sfruttato la luce delle mie finestre inserendo una tela che si fa strato, divisione, barriera. Diventando ombra non ero più io, ma correlativo dell’umanità. Davanti, invece, la realtà vera, quella a cui vorrei apporre rimedio e attraverso l’innesto di opere d’arte suscitare l'illusione di una nuova consapevolezza.I miei gesti si fanno simbolo per denunciare ciò che mi sta più a cuore, l’ambiente, l'opera d'arte e il femminile.



Inkjet print - carta Hahnemuhle Hemp 290 g/m² · 60% fibra di canapa -  40% cotone 
cm 24 x cm 30 
serie di 30  - Pezzo unico con cornice e vetri d'epoca.
Sono presenti stampe di dimensioni diverse nell'ambito della medesima edizione di 5+2 prova d'artista/PDA.
Anno 2020 - 2023

 


plastic bag



mi espongo, 
non mi metto in esposizione. 
sono trasparente, 
come il cellophane che mi abbraccia. credo nei miei sogni, sono la 
gruccia che mi sostiene. 


Il corpo riesce da solo a suggerire il valore del soggetto a prescindere da ciò che indossa?

Il “ mordi e fuggi” e “guardare e non pensare ” sono frasi che ben si addicono alla superficialità contemporanea. Il sapere è spesso assai fugace e approssimativo, dedotto da fonti inattendibili che dichiarano verità fasulle. Le donne, in particolare, sono prigioniere di una dimensione ready to wear, confezionate in un cellophane e messe sullo scaffale dei desideri di consumo, ancora oggi nonostante tutti gli sforzi fatti fin qui da tutte noi. Ho sovrapposto la corsetteria e gli abiti da cerimonia del mio guardaroba, fotografandoli precedentemente in controluce e poi ho imbustato me stessa contutte le mie vanità. Mi oppongo alla superficialità, alla mercificazione del femminile. L’immagine dell’indumento e il disegno eseguito manualmente a china nera, vogliono essere dunque invenzione e forma immaginaria, volume amplificato di un valore che abbellisce e che non falsifica la realtà.

Inkjet print - carta da calco trasparente
cm 100  x cm 70
serie di 9 - Edizione 1/5
Materiali utilizzati  -  disegno dipinto a mano in china nera sulla fotografia stampata su carta trasparente ed inserita in  busta di cellophane - struttura in metallo.
Anno 2017-2018

 

 


underdrawing


Sotto, sopra, non ti dirò che non mi nascondo.
ma si, mi celo.
Ammicco da velate trasparenze.Cercami se vuoi.
Non temere.
In fondo, sai chi siamo
sotto.
sopra.
M.P. 

Underdrawing è un gioco visivo e concettuale fra due strati, la fotografia e il disegno.
 
L’idea nasce dall’osservazione con la luce radente di un affresco dipinto dove i segni, che hanno inciso la calce, sono l’esatto corrispondente dei disegni preparatori sottostanti. Queste tracce fondamentali sono funzionali all’artista per eseguire le successive pennellate di colore sulla parete. Mi è capitato però di osservare talune disparità, chiamate in gergo “pentimenti dell’artista” ossia ripensamenti sulle scelte progettuali originali eseguiti dall’autore in corso d’opera.

Nella serie Underdrawing ho inciso manualmente la fotografia dal retro, con una particolare punta sferica utilizzata nella tecnica della goffratura, evidenziando così il mio pensiero che, sotto forma di disegno, riaffiora. Ma osservando più attentamente, anche grazie alla carta oro sotto riposta alla stampa, alcune incongruenze si evidenziano: disegno a sbalzo  e immagine non collimano. 
Questa serie esplicita dunque le possibili deviazioni dai percorsi definiti, tutte le scelte, anche quelle sbagliate. Ogni volta che percorriamo nuove vie, usciamo fuori dal tracciato infatti, mettiamo in evidenza le incongruenze tra il nostro sé reale e ideale. 

Inkjet print - carta da calco trasparente
cm 39,5 x cm 27,5
serie di 10 - Pezzo unico
Tecnica esecutiva - incisione manuale del disegno a goffratura ( Embossing)
anno 2017-2018


fleur de...


Dare forma alle emozioni positive che pervadono una donna.Una “underwear” che muta al cambiamento dello stato d’animo o dall’umore.Tracce “a  fior di pelle” di sentimenti vissuti.

Inkjet print - carta da calco trasparente
cm 39,5 x cm 27,5
serie di 5 - Pezzo unico
Tecnica esecutiva - incisione manuale del disegno a goffratura ( Embossing)
anno 2018


fili inquieti


Se un giorno la vita mi esaudisse
potrei sentirmi forse quel filo ormai quieto
libera di sfiorare l'impalpabile tessuto di cui si veste l'anima
di cui mi vesto io 


In Fili inquieti  ho scelto di intervenire sull’immagine stampata applicando manualmente dei fili di canapa grezza al di sotto della carta. La trasparenza del supporto fà intravedere il percorso del filo che, oltrepassando il limite della cornice, libera l'immagine e me stessa dai vincoli bidimensionali. 


Inkjet print - carta da calco trasparente
cm 30 x cm 30 più lunghezza variabile dei fili
serie di 5 - edizione 1/7
Materiali utilizzati  - Fili di canapa posizionati manualmente - cornice in rovere
anno 2016


insertum rouge


"Riempire il vuoto: la bellezza della reintegrazione"

Il mio  volere ricomporre uno spazio vuoto è un atto metaforico che mi aiuta ad esprimere l'importanza della conservazione di ciò che resta di un'opera d'arte anche se consumata dal tempo e dall'incuria.

Inkjet print - Feltro di tessuto
cm 170 x cm 90 
Pezzo unico
Materiali utilizzati - inserto in plastica dipinta a mano "reintegrato"  al supporto tessile con micro-saldature a caldo.
anno 2016


tempo vita


Nell’arte contemporanea si è assistito a un continuo dialogo  tra pittura e fotografia: un confronto che si è spesso  trasformato in uno scambio di peculiarità tra un medium e l’altro. Basti pensare all’uso delle immagini fotografiche della Pop Art, o alle opere di Gerhard Richter, dove la pittura  diviene uno strumento al servizio della fotografia e non viceversa, come è tradizionalmente avvenuto. Ebbene,  nelle opere di Silvia Gaffurini, raccolte sotto il titolo complessivo di Tempo Vita, tale relazione assume una nuova, proficua, connotazione:  diviene una compresenza, una condivisione, basata su uno scambio reciproco alla pari. L’autrice, fotografa e restauratrice di quadri antichi, presenta infatti  immagini in cui frammenti fotografati di dipinti d’epoca s’inseriscono e si fondono  armonicamente con  fotografie che paiono volerne proseguire la narrazione, creando una sorta di cortocircuito in cui passato e presente si nutrono a vicenda o sembrano voler cambiare di posto. Nella serie  di Tempo Vita, denominata  Il tempo attraverso, fiori di antichi dipinti  si miscelano con quelli da lei stessa fotografati, fino a creare un insieme magico, silenzioso, attraversato da un’ambigua e sospesa temporalità. Mentre nelle due serie Paesaggi attinenti e Materia e sostanza tasselli di quadri riprodotti a colori, con la loro intensità evocativa sembrano rinascere e trovare una nuova vita nel confronto con il resto delle immagini fotografiche in bianco e nero che li accoglie mimandone i soggetti (l’onda di un mare dipinto è inserita nella fotografia di un paesaggio marino; il frammento della pittura di un corpo si prolunga in un ritratto fotografico che completa quel frammento…).   Nelle sue opere, dunque,  il dipinto antico funziona paradossalmente come il prelievo di una presenza materica e vitale che fa precipitare  le  “vere” fotografie   in bianco e nero in una sorta di ambiguo  passato remoto. Avviene così uno scambio temporale che fa vacillare l’immagine, la rende doppia e la situa in uno terzo spazio dallo statuto incerto, sospeso tra presenza e assenza, tra apparire e svanire, tra vitalità e passato.   Ed è per questo loro aspetto doppio e inquieto che le sue opere trattengono e richiamano lo sguardo, lo fanno restare in bilico in una terra di mezzo, sulla soglia della transizione e dei passaggi temporali.  Gigliola Foschi


Inkjet print - Carta Hahnemuhle - museum etching - pigmented true black 
cm 25 x cm 25 
Paesaggi attinenti - Serie di 5 -  edizione di 1/5 
Materia e sostanza - Serie di 10 - edizione di 1/5 
Tempo attraverso - Serie di 5 -  edizione di 1/5 
Anno 2013


Tempo vita - paesaggi attinenti

Tempo vita - Materia e sostanza

Tempo vita - Tempo attraverso